Tutto iniziò nel 1972, dopo un viaggio negli USA in cui incontrò degli universitari che giocavano col frisbee. Nasce così l’avventura di Valentino De Chiara, il vero precursore delle discipline frisbistiche in Italia, venuto a mancare in questi giorni, all’età di 81 anni.
Dopo gli USA, Valentino torna a Milano e per tutti gli anni ‘70 diffonde il “verbo” non solo in città, ma in tutta Italia, proponendo qualsiasi attività col frisbee: dal freestyle al disc golf, dall’ultimate al guts, diventando motore inesauribile di una serie di attività, tra le quali la bonifica di un’area verde di Milano aperta allo sport per tutti. Nel 1977 fonda inoltre l’AIF (Associazione Italiana Frisbee).
“Valentino ha utilizzato il disco per creare relazioni, emozioni, sperimentando gioie e dolori come solo lo sport consente“, ricorda Eugenio Festa, attuale vicepresidente FIFD. “Lui era un visionario, un sognatore concreto. Un educatore di corpi ed anime. Ma non solo, Valentino ha creduto nella “serietà” del frisbee in un periodo in cui si veniva visti come dei “giullari di corte” e ha gettato le basi per una Federazione che potesse confrontarsi in ambiti internazionali.”
Grazie a lui, infatti, si è creato un movimento che oggi vede centinaia di atleti in Italia conoscere e utilizzare il frisbee come strumento di una disciplina sportiva e non solo come divertimento estemporaneo.
Al prossimo disco che vola verso il cielo, rivolgiamo un pensiero anche a Valentino.
di Roberto Calzà