Matteo Simonetti: Ciao Dario, prima domanda così per rompere il ghiaccio. Come stanno andando i campionati italiani, come si stanno comportando le varie squadre?
Dario Lucisano: Ciao a tutti! Questa stagione è stata ricca di cambiamenti per lo Spirit of the Game (SOTG). Per i Campionati Italiani sono stati introdotti contemporaneamente la nuova quinta voce della valutazione (“Comunicazione”) e la raccolta informatizzata delle valutazioni. Le squadre si stanno comportando molto bene, le valutazioni sono per buona parte puntuali, e dalla distribuzione delle valutazioni sembra che ci sia maggior consapevolezza dell'importanza dello SOTG. A quanto pare, gli scarsi risultati internazionali degli ultimi anni e le conseguenti maggiore attenzione e misure della Federazione hanno portato a miglioramenti visibili.
Nonostante ciò, si verificano ancora comportamenti lontani dallo SOTG, che si sono diffusi tra le squadre, e che ad un osservatore “storico” possono sembrare “normali”, ma che ad un nuovo giocatore risultano incongruenti ai concetti di rispetto e fiducia espressi nello SOTG. Proprio per modificare questa “norma”, la Commissione SOTG della Federazione Italiana sta proponendo delle misure per ridurre questi comportamenti nel futuro che in ambito internazionale continuano a penalizzarci.
M.S. La federazione mondiale ha cambiato una delle voci da valutazione dello spirito cambiando il confronto dello spirito tra le due squadre in Comunicazione. Pensi sia stata una evoluzione o abbiamo perso qualcosa nella valutazione dello spirito del gioco?
D.L. Penso sia stata una buona evoluzione, considerando quanto importante sia la comunicazione per l'espressione dello SOTG. In alcune partite importanti degli ultimi anni (ad esempio, la semifinale Women Canada-Giappone ai mondiali U23 di Toronto) le difficoltà comunicative hanno portato a lunghe discussioni in fasi delicate della partita, che conducono naturalmente ad un aumento della tensione in campo. Porre l'attenzione su questo aspetto può portare ad un miglioramento dei rapporti in campo: se la mia squadra sarà valutata per la sua capacità di comunicare, vuol dire che è importante fare attenzione a questo aspetto e migliorarlo.
La valutazione dello SOTG è oggetto di una discussione permanente all'interno della commissione SOTG della Federazione Mondiale (WFDF), che periodicamente propone miglioramenti al sistema di valutazione. Il sistema attuale è il frutto di un lungo processo evolutivo. In questo percorso si prevede la possibilità di cambiamenti nel sistema valutativo, in modo che la valutazione sia più uniforme possibile, anche tenuto conto della rapida evoluzione del nostro sport è per questo che è stata anche prodotta una tabella con degli esempi di valutazione. La precedente quinta voce (“il loro Spirito rispetto al nostro”) è stata oggetto di critiche, anche perché era l'unica in cui era presente una componente autovalutativa. All'inizio di quest'anno è stata sostituita dalla voce “comunicazione”, ritenuta maggiormente significativa, mentre la parte di autovalutazione è stata interamente trasportata in un nuovo modulo.
M.S. A proposito del modulo di autovalutazione, l’Italia, per i CIU2014, ha deciso di non adottarlo, possiamo sapere perché? e secondo te la pratica dell’autovalutazione ha una valenza formativa importante?
D.L. La pratica dell'autovalutazione può avere una grande valenza. Avere la possibilità di confrontare la propria percezione con quella dell'altra squadra è molto utile per comprendere quali aspetti eventualmente chiarire con la squadra avversaria e su quali aspetti la mia squadra può migliorare.
D'altra parte, se ogni partita fosse valutata ed anche auto valutata, il numero di valutazioni da raccogliere raddoppierebbe. La decisione di introdurre il sistema informatico è stata della commissione SOTG, come la decisione di non raccogliere le autovalutazioni. I moduli per l'autovalutazione sono stati comunque tradotti e resi disponibili agli organizzatori di tornei e ai capitani, ma per non sovraccaricare il sistema di raccolta abbiamo deciso di non richiederli. Questa decisione è dipesa esclusivamente da me, come responsabile SOTG dei CIU 2014. Me ne prendo completa responsabilità. La motivazione è semplice: non rischiare di sovraccaricare l'elaborazione dei dati. Preciso che la raccolta è automatica, ma poi tutti i dati vengono riportati, vengono calcolate le medie, vengono prodotti i grafici e il report. Questa seconda fase non è automatica, e purtroppo cade nei primi giorni lavorativi della settimana. Da questo la decisione di non raccoglierli.
L'incongruenza tra le esigenze di un intero movimento e ciò che è possibile gestire nasce dalla natura stessa della Federazione, in cui la maggior parte del lavoro è volontario. Personalmente ho preferito garantire la corretta copertura e attenzione alla raccolta ed elaborazione delle valutazioni, piuttosto che impegnarmi a raccogliere ed elaborare una mole doppia di dati e poi trovarmi in difficoltà. Rinnovo il mio invito a chiunque volesse collaborare alla raccolta ed elaborazione dati per il 2015 a scrivermi all'indirizzo spirit@fifd.it.
M.S. LA FIFD ha deciso quest’anno di utilizzare il sito web per raccogliere le valutazioni SOTG, sicuramente un innovazione importante visti i problemi che si possono incontrare nella raccolta del cartaceo (ricordiamo la storia degli europei dell’anno scorso dove alcuni fogli andarono persi), sta funzionando?
D.L. La più evidente innovazione di quest'anno è la raccolta informatizzata delle valutazioni ai Campionati Italiani. Dal punto di vista della puntualità nella consegna delle valutazioni, le squadre si stanno comportando meglio di quanto prevedevamo all'inizio della stagione: circa l'85% delle partite sono state valutate entro i termini, e oltre il 95% sono state valutate dopo un singolo sollecito. Ci sono state squadre che hanno consegnato le valutazioni in ritardo in tutte le tappe, e vista la novità questa era tra le aspettative, ma la maggior parte delle squadre (anche tra quelle “neonate” di serie C) è stata puntuale e precisa. Aggiungo che gli organizzatori di tappa sono stati alleggeriti di un'incombenza non indifferente, sia per la raccolta che per la comunicazione dei risultati. Quindi nonostante qualche ritardo (che risulterà in richiami ufficiali, come previsto dal Regolamento CIU 2014) un bilancio globalmente positivo.
M.S. Da poco si è concluso il Tom’s Tourney a Bruges, uno dei tornei più importanti in Europa e probabilmente un piccolo assaggio di mondiale, parlando di SOTG le squadre italiane presenti non hanno particolarmente brillato. Anche nei racconti dei giocatori l’aspettativa delle squadre europee rispetto alle italiane era sempre in negativo. Senza ricordare le varie polemiche di quest’anno, questo secondo te è un pregiudizio o una realtà?
D.L. Dire che non hanno brillato è numericamente un eufemismo. Le tre squadre bolognesi sono arrivate ultime e penultime delle rispettive categorie. Ciò che preoccupa è che questi risultati sono gli stessi delle ultime tre edizioni del torneo. Nella percezione delle squadre straniere, ci sono sicuramente molti elementi di pregiudizio, influenzati sicuramente da episodi del passato. Questi episodi, non necessariamente di aggressività nei confronti degli avversari, ma più in generale di tensione e atmosfera negativa nelle partite, seppur risalenti ad anni relativamente lontani, creano un'aspettativa negativa, anche nei confronti di squadre e giocatori Italiani che non erano presenti in quelle squadre. Il pregiudizio c'è, inteso come previsione di episodi di scarso spirito, ed è innegabile che inquini molte delle partite tra squadre italiane e squadre straniere.
Alcuni elementi sono innegabili: che questi episodi si siano verificati, non solo in Italia ma anche in competizioni internazionali; che i provvedimenti presi nel passato recente siano stati insufficienti a modificare alcune abitudini; che serva un maggior impegno collettivo per il miglioramento del nostro SOTG medio. La consapevolezza c'è, ma mancano ancora quelle componenti di forte autocritica e volontà di cambiare radicalmente rispetto al passato.
Ho avuto modo di incontrare personalmente le Shout prima di Bruges, e ho notato un buon impegno verso un miglioramento nella conoscenza del regolamento e nella percezione delle squadre avversarie. Non credo che il loro impegno sia minore di quello di altre squadre europee di alto livello, anzi. Visti i risultati di Bruges, saranno necessari sforzi ancora maggiori per liberarsi dell'immagine creata nel passato e per riacquistare la fiducia delle squadre avversarie.
Allargando la prospettiva, siamo coscienti che alcuni elementi ricorrenti nel gioco delle nostre squadre di più alto livello creino un'immagine non positiva di tutte le squadre italiane: eccessivo contatto fisico non accidentale, atteggiamento aggressivo nelle chiamate, scarse capacità comunicative in momenti tesi della partita, bassa conoscenza della lingua inglese. Globalmente, le squadre straniere percepiscono una volontà di anteporre il risultato al rispetto delle regole e dell'avversario. Questi elementi sono risultati da una serie di conversazioni con gli staff delle altre nazionali ai Mondiali Under 20 / Europei Under 17 di Dublino, nel 2012. Dopo i pessimi risultati del 2010 e del 2011, nel 2012 gli staff delle nazionali hanno posto particolare attenzione al comportamento in campo e alla conoscenza del regolamento. Questa aumentata attenzione, e il dialogo con le squadre avversarie, ha portato a piccoli miglioramenti già nel 2012, consolidati poi agli Europei del 2013. Ovvero: come per gli elementi tecnici, anche lo SOTG può essere insegnato e può migliorare.
M.S. L’Italia quest’estate ospitando i mondiali junior e per club sarà al centro dell’attenzione secondo te è possibile invertire questa tendenza?
D.L. Da ormai qualche anno, l'Italia è al centro dell'attenzione della comunità. Dal 2012 in particolare, le squadre italiane sono regolarmente oggetto di critiche, come ad esempio alle ultime finali EUCF a Bordeaux. Nonostante le valutazioni medie siano più alte che in passato, troviamo le nostre squadre sempre nelle posizioni di fondo delle classifiche SOTG. Credo che il buon lavoro fatto con le nazionali junior possa portare a buoni risultati ai mondiali junior, sia tecnici che in termini di SOTG.
I mondiali per Club interesseranno direttamente la Federazione, perché le squadre di Club italiane che parteciperanno saranno comunque la vetrina dell'Ultimate italiano. Per questo motivo, la Federazione sta pensando a misure per ridurre eventuali comportamenti non uniformi allo SOTG. Storicamente, ci collochiamo in un momento di forte ricambio generazionale, ed è proprio in questa fase che come Federazione sentiamo la responsabilità di dare un segno di discontinuità rispetto al passato e di favorire i miglioramenti nella percezione delle altre nazioni, proponendo modelli aderenti allo SOTG. Questa attenzione non nasce dalla volontà di sminuire il nostro crescente livello tecnico: le nostre nazionali ottengono risultati in continua crescita, ed alcuni dei nostri club si collocano nelle prime posizioni in eventi internazionali. Nasce dalla volontà di coniugare questo livello tecnico con un appropriato livello di rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari: solo in questo modo i nostri risultati saranno rispettati e riconosciuti, e riusciremo ad ottenere una posizione di maggior prestigio nella comunità internazionale.
Fonte: Ultimatefrisbee.it