Parla il capitano delle Cusb Shout: Francesca Sorrenti

22 Maggio 2014 | News

La squadra femminile di Bologna, le Cusb Shout si sono classificate terze a Brugge, al riconosciuto Tom's tourney, competizione che dal 1992 raccoglie squadre da tutta Europa. Con Francesca Sorrenti, capitano della squadra classificatasi terza, analizziamo l'andamento del torneo.

Ciao Francesca, è passato qualche giorno dal torneo di Brugge. Come vedi a mente fredda l'intera prestazione della squadra? L'intera prestazione della squadra è stata un po' sottotono rispetto alle aspettative. Nonostante il risultato ottenuto, che probabilmente è il migliore che potevamo raggiungere, abbiamo dimostrato solo in parte le nostre abilità; vincendo, di pochi punti, partite che avremmo potuto concludere con più scarto a nostro vantaggio.

Quali sono stati i punti deboli sui quali lavorare più duramente per migliorare? E quali invece quelli che si sono mostrati come punti forti
della squadra?
 Le cose su cui lavorare sono sicuramente una maggiore costanza di rendimento nel corso della partita; una maggiore determinazione nell'imporre il nostro ritmo di gioco e nell'affrontare con grinta e senza timori anche i punti che pesano di più rispetto all'esito della partita. Da un lato più tecnico stiamo lavorando molto per rendere più veloce e “automatico” il movimento di dump and swing, e per sfruttare meglio le situazioni di contropiede a nostro vantaggio. Al contrario si sono mostrati come punti di forza la nostra difesa, specialmente a zona, e i nostri lanci lunghi.

Passando a te, da quanto tempo sei capitano delle Cusb Shout e qual è stato il tuo percorso frisbistico? Sono capitano delle Cusb Shout dall'anno scorso, quando la squadra si è formata dall'unione delle due squadre women di Bologna. Da quando ho iniziato a giocare, cioè sei anni fa, ho sempre ricoperto il ruolo di capitano, sia di una delle squadre femminili della mia città, sia della nazionale femminile under 20. Ho fatto parte della nazionale dal 2009 al 2011, anno in cui vincemmo gli Europei in Polonia; nel medesimo anno partecipai anche, con la nazionale femminile maggiore, agli Europei di Maribor, Slovenia, nei quali ci aggiudicammo il bronzo. Ho partecipato a molti tornei internazionali, come la Champions League, il Windmill Windup di Amsterdam e il Tom's Tourney di Brugge, quest'ultimo vinto l'anno scorso proprio dalle Shout. Ora tutti gli sforzi della squadra sono rivolti ai mondiali per Club che si terrano ad agosto 2014 a Lecco.

Infine quali sono le caratteristiche imprescindibili di un capitano? Credo che un capitano debba assolutamente rappresentare al meglio ciò di cui la squadra ha bisogno. Deve essere una sorta di raccordo tra la squadra e l'allenatore e cercare sempre di essere un punto di riferimento e un esempio per i/le compagni/e. È necessario che sappia prendere decisioni, anche difficili o immediate, nel migliore interesse della squadra; che sappia sempre motivarla e comprendere bene i problemi che la affliggono, adoperandosi per risolverli.

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